Non c’è Tokyo senza Kyoto, come non c’è futuro senza memoria. Tokyo corre veloce, scivola tra luci al neon e schermi giganti. Kyoto sussurra, tra legno antico e muschio umido. Si riflettono l’una nell’altra, in un gioco senza tempo.
I quartieri antichi di Kyoto sono un sogno tracciato a matita, sfumato di luce e silenzi. Le lanterne tremolano nella sera, mentre fuori da ogni ristorante sbocciano fiori freschi. Le finestre illuminate si specchiano nel fiume, e dall’altra sponda si colgono frammenti di vita: un bambino che saluta, due innamorati a un tavolino, una famiglia che ride.
Lasciandosi alle spalle il frastuono dei quartieri moderni, ci si ritrova in un’altra epoca. E se i templi più famosi sono assediati dai visitatori, basta perdersi tra i sentieri di una foresta di bambù per scoprire santuari nascosti, immersi in una quiete che profuma di terra e vento.

Kyoto: cosa vedere in tre giorni
Kyoto è un gioiello intatto, un frammento di Giappone antico sospeso nel tempo. Risparmiata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ha conservato il suo fascino, con templi secolari, giardini silenziosi e strade dove le tradizioni vivono ancora. Si narra che un generale americano, incantato dalla sua bellezza, decise di salvarla, permettendole di diventare oggi un Patrimonio UNESCO.
Ho avuto la fortuna di trascorrere tre giorni a Kyoto immersa nella sua atmosfera magica, ma anche chi avesse meno tempo può assaporarne l’essenza, perché la città si trova ad appena due ore di treno da Tokyo.

Nishiki Market: i sapori autentici di Kyoto
Una giornata a Kyoto inizia tra i sapori autentici del Nishiki Market, un’esplosione di colori e profumi dove assaporare prelibatezze locali e scoprire ingredienti rari. Qui, ho ceduto a ogni tentazione, dalla delicata tempura al takotamago (spiedino di polpo con uovo di quaglia), passando per un sushi che si scioglieva in bocca. Le piccole botteghe del mercato, raccontano storie di antiche tradizioni e specialità culinarie uniche.
Mentre passeggi, non perdere l’occasione di assaporare il matcha, il tè verde macinato finemente, servito in una tazza calda o come gelato cremoso. Ogni assaggio ti porterà più vicino all’anima di Kyoto, in un viaggio attraverso la sua cultura millenaria.




Gion e Pontocho: l’anima elegante di Kyoto
Gion e Pontocho sono il cuore elegante e senza tempo della città. Gion, con le sue strade lastricate e le tradizionali machiya in legno, è il quartiere delle geishe e dei ristoranti dall’atmosfera romantica.
Qui ho visto le donne più eleganti di sempre, avvolte in stoffe preziose dai colori delicati, alcune in abiti tradizionali, altre in completi moderni di squisita raffinatezza, con orchidee fra i capelli come piccoli frammenti di poesia.
Pontocho, invece, si snoda lungo il fiume Kamo. È un vicolo stretto, punteggiato di ristoranti raffinati, dove la cucina kaiseki incontra l’atmosfera intima delle luci soffuse. Passeggiare qui al tramonto è un’esperienza che restituisce tutta la magia di Kyoto




Kyoto Fushimi Inari
Il tempio Fushimi Inari, con i suoi innumerevoli torii arancioni, è uno spettacolo straordinario. Purtroppo la spiritualità si perde spesso tra la folla che sgomita per il selfie perfetto, ma basta allontanarsi un attimo per ritrovare la magia: la lunga fila di torii che si snoda tra il verde della foresta è un’immagine di rara bellezza. Considerato il santuario principale dedicato a Inari, il Fushimi Inari Taisha è anche il “padre” di centinaia di santuari minori a Kyoto. Per un’esperienza più intima, consiglio di visitarlo all’alba, quando il silenzio e la luce dorata restituiscono tutta la sua sacralità.


Un’oasi di pace: Arashiyama, la foresta di bamboo e i templi
La foresta di Arashiyama, situata alle porte di Kyoto, è un luogo incantato dove la natura si esprime in tutta la sua bellezza. Tra i suoi sentieri serpeggianti, alte e maestose canne di bambù si ergono come torri verdi, creando un’atmosfera magica e serena. La luce del sole filtra delicatamente attraverso le foglie, mentre il fruscio del vento tra i rami offre una melodia di pace. Questo bosco è un invito a perdersi.
Proseguendo la passeggiata nel sentiero, si arriva al tempio Qingliang e poi all’Otagi Nenbutsu-ji, due oasi di pace dove, dopo giorni frenetici a Tokyo, mi sono finalmente ritrovata sola con la natura.

Tempio Qingliang
Il tempio Qingliang (tempio della freschezza), immerso in un’atmosfera di pace e tranquillità, è un angolo nascosto di Kyoto che invita alla contemplazione. Circondato da una lussureggiante vegetazione, le sue architetture in legno si fondono armoniosamente con la natura circostante. I delicati suoni delle foglie mosse dal vento e il profumo della terra umida creano un’atmosfera meditativa, perfetta per ritrovare la serenità interiore.



Tempio Otagi Nenbutsu-ji
Il Tempio Otagi Nenbutsu-ji è stato il mio preferito, un luogo incantato immerso nel verde lussureggiante di Kyoto. Qui, oltre mille statue di divinità, ognuna con espressioni singolari e affascinanti, raccontano storie di amore e compassione. In pochissimi lo conoscono, e noi eravamo praticamente sole, avvolte da una serenità che rendeva ogni passo un’esperienza intima.
Per raggiungerlo, si può prendere la metro fino ad Arashiyama e poi attraversare la foresta di bambù. Dopo mezz’ora di camminata, si incontra il tempio Qingliang e, con un’altra mezz’ora, si arriva all’Otagi Nenbutsu-ji. In alternativa, si può optare per un bus o un taxi, che da Qingliang ti portano a Otagi Nenbutsu-ji in pochi minuti. Ce n’è sempre qualcuno che passa di lì


Come raggiungere Kyoto da Tokyo – l’Esperienza del Shinkansen
Per spostarsi da Tokyo a Kyoto, il modo migliore è senza dubbio lo Shinkansen, il leggendario treno giapponese che “spacca il secondo”. Un viaggio che non solo è veloce e comodo, ma è anche un’opportunità per immergersi nella cultura giapponese. Le leggende sulla puntualità e l’ordine delle file sono assolutamente vere; ogni dettaglio sembra seguire una disciplina impeccabile. Il viaggio dura circa due ore, con un costo di circa 80€, un prezzo che vale assolutamente l’esperienza. Si possono prenotare i posti con vista monte Fuji, per godersi lo spettacolo dal finestrino.

Kyoto non si lascia raccontare in poche righe, né si esaurisce in un itinerario. È una città da vivere con passi lenti e occhi attenti, lasciandosi trasportare dal fruscio dei kimono, dal profumo del tè, dal silenzio dei templi nascosti. È un frammento di Giappone sospeso nel tempo, un respiro antico che continua a vibrare nel presente.


